Il Pettirosso svedese


In queste giornate fredde e uggiose in molti avranno rinnovato l’usanza di sostenere i piccoli volatili del proprio giardino o balcone con semi e briciole. I primi ad accorrere sono spesso i Pettirossi. Questo piccolo turdidae , la cui leggenda narra essersi tinto di rosso il petto con il sangue della corona di spine di Gesù, ha delle capacità adattive straordinarie e una forte personalità individuale.

Pochi però conoscono la provenienza dei pettirossi che svernano lungo le costa Adriatiche; incredibile a crederci ma, come dimostrato da una ricattura di un esemplare inananellato alla Sentina, studiando la migrazione primaverile nell’aprile del 2014, molti provengono dalla Svezia. Il nostro è stato ricatturato nel maggio del 2018 nella stazione di inanellamento di Nidingen.

1.607 km percorsi ad ogni stagione invernale per andare e altrettanti per tornare grazie forse anche alle poche briciole che trova nei luoghi di stop-over. Piccolissimi gesti a favore della fauna, come tanti a favore di altri, che hanno un valore inestimabile.

In foto, un esemplare di Pettirosso (Ph: Silvio Marini).

 

scritto il 20/12/2018 alle ore 08:28:15 da redazione in monitoraggio avifauna


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